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La Grande Guerra 1914-1918

 

PERSONAGGI DELLA GRANDE GUERRA

Cesare Battisti - ritorna ai Combattenti

CESARE BATTISTI

Alpino

Esercito Italiano

Cesare Battisti

Cesare Battisti, politico italo-austriaco rivoluzionario e Irridentista. Nacque in Trentino quando questo era ancora parte dell'impero austro-ungarico, da Cesare, commerciante, e dalla nobildonna Maria Teresa Fogolari. Dopo aver frequentato il ginnasio a Trento, si sposta a Firenze per frequentare l'università. Si laurea nel 1898 in lettere e successivamente, consegue una seconda laurea in geografia.

Seguendo le orme dello zio materno, don Luigi Fogolari (condannato a morte dall'Austria per cospirazione e poi graziato), abbraccia presto gli ideali patriottici dell'irredentismo. Successivamente agli studi universitari, si occupa di studi geografici e naturalistici e pubblica alcune apprezzate "Guide" di Trento e di altri centri della regione e l'importante volume "Il Trentino". Contemporaneamente si occupa di problemi sociali e politici e, alla testa del movimento socialista trentino, si batte per migliorare le condizioni di vita degli operai, per l'Università italiana di Trieste e per l'autonomia del Trentino. Nel 1900 fonda il giornale socialista "Il Popolo" e quindi il settimanale illustrato "Vita Trentina", che dirige per molti anni. Nel 1911 venne eletto deputato al Reichsrat, il Parlamento di Vienna.

Nel 1914 entra pure nella Dieta di Innsbruck. Il 17 agosto 1914, appena due settimane dopo lo scoppio della guerra austro-serba, abbandona il territorio austriaco e ripara in Italia. Diventa subito un propagandista attivo per l'intervento italiano contro l'impero austro-ungarico, tenendo comizi nelle maggiori città italiane e pubblicando articoli interventisti su giornali e riviste. Il 23 maggio 1915, l'Italia entra in guerra.

Battisti catturato sul Monte CornoBattisti si arruola volontario e viene inquadrato nel Battaglione Alpini Edolo, 50a Compagnia. Combatte al Montozzo sotto la guida di ufficiali come Gennaro Sora e di Attilio Calvi.

Per il suo sprezzo del pericolo in azioni arrischiate riceve, nell'agosto del 1915, un encomio solenne. Viene trasferito ad un reparto sciatori al Passo del Tonale e successivamente, promosso ufficiale, al Battaglione Vicenza del 4° Reggimento Alpini, operante sul Monte Baldo nel 1915 e sul Pasubio nel 1916.


Nel maggio 1916 si trova a Malga Campobrun, in attesa dell'inizio della famosa Strafexpedition (15 maggio - 15 giugno 1916), preparando la controffensiva italiana.

Il 10 luglio il Battaglione Vicenza, formato dalle Compagnia 59a, 60a, 61a e da una Compagnia di marcia comandata dal tenente Cesare Battisti, di cui è subalterno anche il sottotenente Fabio Filzi, riceve l'ordine di occupare il Monte Corno (m 1765) sulla destra del Leno in Vallarsa.

Dopo un aspro e cruento combattimento, molti Alpini cadono in battaglia mentre molti altri vengono fatti prigionieri. Tra questi troviamo il sottotenente Fabio Filzi e il tenente Cesare Battisti che, dopo essere stati riconosciuti, vengono tradotti a Trento e condannati a morte mediante capestro. Alla pronunzia della sentenza, Battisti prende la parola e chiede la grazia di essere fucilato invece che impiccato, per rispetto alla divisa che indossava, il giudice fece acquistare alcuni miseri indumenti e diede seguito alla sentenza.

Le cronache riportano che il cappio si spezzo, ma invece che concedergli la grazia com'era usanza il carnefice ripete la sentenza con una nuova corda. Cesare Battisti affronta il processo, la condanna e l'esecuzione con animo sereno e con grande fierezza e muore gridando in faccia ai carnefici: Viva Trento italiana!, Viva l'Italia!.

Per il suo eroismo in combattimento e il suo coraggio nel supremo sacrificio, gli viene concessa la Medaglia d'Oro al Valor Militare con la seguente motivazione: Esempio costante di fulgido valor militare, il 10 luglio 1916, dopo aver condotto all'attacco, con mirabile slancio, la propria compagnia, sopraffatto dal nemico soverchiante, resistette con pochi alpini, fino all'estremo, finché tra l'incerto tentativo di salvarsi voltando il tergo al nemico ed il sicuro martirio, scelse il martirio.

Battisti è considerato un eroe nazionale italiano e a lui è dedicato un monumento nella città di Trento. La montagna su cui viene catturato viene adesso chiamata Monte Corno Battisti.

 

 

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