La Grande Guerra 1914-1918

 

LE BATTAGLIE

Gallipoli, Dardanelli - ritorna alle Battaglie

L'Intesa cerca di sbloccare la guerra su un altro fronte

Verso la meta’ del 1915 fu chiaro a tutte le potenze coinvolte nel conflitto che la guerra di movimento aveva definitivamente ceduto il posto a quella di logoramento statico, in trincea. Cio’ costrinse non solo ad una lunga e dispendiosa revisione di tattiche, strategie e apparati logistici, ma anche alla spasmodica ricerca di un altro teatro di battaglia dove fosse possibile sbloccare, di riflesso, lo stallo Europeo.

Clicca per ingrandire la mappaIl Primo Lord dell’Ammiragliato Britannico, il giovane Winston Churchill, penso’ di aver trovato la soluzione ideale, proponendo l’idea di un calamoroso attacco allo stretto dei Dardanelli, per costringere la Turchia a firmare una pace separata, indebolendo in tal modo le Potenze Centrali.

Liberando i Dardanelli dal controllo Turco, le forze dell’Intesa avrebbero potuto rifornire liberamente la Russia dal Mar Nero, incrementando cosi’ la pressione dal Fronte Orientale ai danni di Austria e Germania. Lo Stretto dei Dardanelli era tuttavia ben difeso dall’artiglieria e dalle mine turche e, per liberarsi da queste ultime, la Reale Marina Britannica avrebbe avuto un ruolo predominante in tutta l’operazione.

Il piano si concretizzo’ il 19 Febbraio 1915, ma subito la flotta inglese incontro’ difficolta’ insormontabili e delego’ alle truppe da sbarco, composte perlopiu’ da “Tommies” Australiani e Neozelandesi (i famosi “ANZAC”), l’esclusivo e arduo compito di snidare le batterie turche e le truppe arroccate a ridosso dello Stretto.

Fin dal primo giorno di combattimento, le spiagge della penisola interessata dallo sbarco si trasformarono in un prodromo del D-Day in Normandia di un ventennio dopo. I “Tommies” vennero inesorabilmente falciati a migliaia dai colpi avversari, e, in generale, da condizioni ambientali decisamente impervie (dissenteria, colera, disidratazione).

La decisione di porre fine ad un ennesimo, inutile massacro fu presa dopo ben 259 giorni di massacri e circa 205.000 caduti. Da quel giorno, la Penisola di Gallipoli e’ rimasta nella storia degli Australiani e dei Neozelandesi come il calvario di un’intera generazione, che non potra’ mai essere dimenticato.

La mappa del settore di Gallipoli

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Approfondimenti Multimediali:

LE BATTAGLIE DELLA GRANDE GUERRA Mons (1914) - Gallipoli (1915) - Somme (1916)

 

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