La Grande Guerra 1914-1918

 

PUBBLICAZIONI SULLA GRANDE GUERRA

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ISONZO
Il massacro dimenticato
della Grande Guerra

John R. Schindler
Libreria Editrice Goriziana

Isonzo, il massacro dimenticato della Grande Guerra

Truppe Italiane trincerate sull'IsonzoLe vicende della Grande Guerra sul fronte italo-austriaco sono note al grande pubblico di lingua inglese essenzialmente attraverso le pagine di Addio alle armi (A Farewell to Arms) di Ernest Hemingway e le poche righe di circostanza che si possono trovare nei testi dedicati dagli storici angloamericani alla ricostruzione del primo conflitto mondiale.

Questo libro rappresenta una eccezione di assoluto rilievo nella storiografia contemporanea statunitense in quanto è il primo studio scientifico in lingua inglese che esamina con la necessaria ampiezza le fasi dello scontro lungo quel fronte. Si tratta di un libro importante e coraggioso, considerando che è un autore Americano a scriverlo, ben conscio di rivolgersi principalmente ad un pubblico completamente a digiuno di Storia della Grande Guerra in Italia. Schindler riesce comunque a fare molto di più di un ottimo esperimento di storiografia straniera, offrendo uno stupendo vademecum che tutti coloro che si affacciano per la prima volta all’argomento dovrebbero leggere e conservare per riferimento. Descritto con dovizia di particolari, ricchezza di materiale fotografico e una approfondita e ragionata analisi di ognuna delle 11 “spallate” di Cadorna sulla Fronte Carsica, Isonzo è un libro che riesce a mettere il lettore a suo agio, conducendolo per mano dall’inizio sino alla fine del conflitto.

Non manca infatti una corposa introduzione sull’immediato anteguerra e su come si arrivò al concetto di “Italia Irredenta”. L’unica critica che si può muovere nei confronti di “Isonzo” e la pressochè totale mancanza di cartine (solo sei, striminzite e troppo generiche), vizio che ahimè affligge la gran parte dei libri dedicati alla Grande Guerra.

Consiglio pertanto di munirsi di un buon atlante storico o di stamparsi qualche buona mappa di riferimento del periodo, prima di “seguire” l’esercito dello “Stellone” laggiù sul Carso, sulla Bainsizza e a Caporetto. Degno di menzione, infine, il capitolo dedicato al campo di battaglia visto ai giorni nostri, che evidentemente Schindler ha voluto visitare e studiare a fondo, per dare ulteriore spessore storico alla sua narrazione.

 

 

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