La Grande Guerra 1914-1918

 

 

PAROLE DELLA GRANDE GUERRA

LE POESIE DI BRUNO DE MARCO

Bruno De Marco ènato a Padova nel Maggio del 1964. Ha svolto il servizio militare tra il 1988 ed il 1989 nella Brigata Julia, Battaglione Gemona, 155 compagnia "mortai". E' iscritto all'Associazione Nazionale Alpini dal 1990 ed è membro attivo del Gruppo Alpini Arcella (Padova). Appassionato di letteratura e storia, in particolare delle truppe Alpine. Autore di diversi scritti sugli alpini sia a livello saggistico che letterario, collabora da anni con "Naia Scarpona", il foglio della Sezione A.N.A. di Padova.

 

Cappello degli Alpini

Alpino d'Italia

Cappello alpino con la penna nera,
amicizie nate nella fatica vera,
finiti gli studi con grande tristezza,
il treno, la naia… addio giovinezza!

Mamma e morosa, in gola “Lo giuro!”
ma non devo piangere, devo esser duro,
 “brusca e striglia”, scarpe chiodate,
fiato corto ed unghie piantate…
                                                                                 
Adolescente, con sui piedi le piaghe,
idee sul futuro confuse e assai vaghe,
nella gavetta la pasta fumante,
attorno alla tenda fango abbondante.

Colpo in canna e sicura levata,
su in postazione “bravo” avanzata,
la neve scende ghiacciata e fine
Penne Nere di guardia al confine…

L'una di notte, baionetta sul fianco
il il sonno mi prende, ormai sono stanco,
elmetto pesante, non posso far senza,
forse domani andiamo in licenza.

Odore di muli e marce forzate,
Garand in spalla, e mani sudate,
zaino e spallacci, piccozza alla mano,
Alpini in colonna s’allontanano piano…

l'Aquila nera con un “8” stampato,
rivedo gli occhi d’un bocia imbranato,
il congedo d’un vecio ormai maturato.
Alpino d’Italia…

B. De Marco

Alpini

 

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