Nato a Pallanza nel 1850, figlio di Raffaele, Comandante la spedizione del 1870 a Porta Pia, Luigi Cadorna è un uomo dai difficili rapporti coi politici ed in genere con tutti quanti lo circondano.

Diventa Capo di Stato Maggiore nel luglio 1914 e nei primi due anni del conflitto riesce a controbattere tutte le offensive portate dagli Austriaci, ma anche ad effettuarne di disastrose, trincerandosi contro sua natura dal Trentino a Trieste.

Si dimostra invece molto propenso ad una pedestre e crudele applicazione della più ferrea disciplina militare, adottando le terribili “decimazioni” e molteplici “siluramenti” dei graduati che non lo assecondano o che semplicemente hanno pareri e vedute discordi dalle sue.

Nel 1917 con la caduta del fronte russo, si ritrova forze soverchianti e mosse dalla disperazione contro il fronte carsico fiaccato dai tempi e dalla durezza dello scontro.

Le sue reiterate proposte per accorciare il fronte, vengono respinte sempre fermamente dal Governo che le considera una sconfitta mascherata di cui rendere poi conto ad un paese affondato dai sacrifici.

Dopo Caporetto, quando ad accorciare il fronte non è la scelta ma una vasta serie di errori e di leggerezze strategiche e tattiche, viene esonerato e abbandona l'Esercito.

Senatore dal 1912 muore a Bordighera nel 1928 e viene poi insignito del titolo di Maresciallo d’Italia dal Fascismo. Interessante riportare il suo giudizio su ciò che la Commissione di inchiesta su Caporetto “non” disse sul generale Pietro Badoglio: “Si accollano le responsabilità a me e ai generali Porro, Capello, Montuori, Bongiovanni, Cavaciocchi e neppure si parla di Badoglio, le cui responsabilità sono gravissime… Qui c'entra evidentemente la massoneria e probabilmente altre influenze, visto gli onori che gli hanno elargito in seguito. E mi pare che basti per ora!".

Letture consigliate:

Pagine Polemiche – Luigi Cadorna (Garzanti)
Cadorna, il generalissimo di Caporetto – Gianni Rocca (Mondadori)
Caporetto – Angelo Gatti (Il Mulino)
La Guerra alla Fronte Italiana –Luigi Cadorna (Treves)
Isonzo, il massacro dimenticato della Grande Guerra – John R. Schindler (Libreria Editrice Goriziana)
La Sorpresa Strategica di Caporetto – Roberto Bencivenga (Gaspari)