La Grande Guerra 1914-1918

 

PUBBLICAZIONI SULLA GRANDE GUERRA

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CAPORETTO
NELLA LEGGENDA
E NELLA STORIA

SAVERIO CILIBRIZZI

LIBRERIA
INTERNAZIONALE TREVES

Caporetto nella leggenda e nella storia

Gia’ autore di “Storia parlamentare politica e diplomatica d’Italia da Novara a Vittorio Veneto", e di “Europa Stati Uniti e Giappone dalla Conferenza di Versailles al Secondo Conflitto Mondiale”, Saverio Cilibrizzi scrisse questo interessante volumetto sulla disfatta italiana di Caporetto, nel 1947, potendo finalmente accedere ad almeno gran parte della documentazioni ufficiale, ben celata durante gli anni del regime Fascista.

Prigionieri italiani dopo CaporettoCilibrizzi sottotitola la sua opera “I maggiori responsabili Cadorna, Capello e Badoglio” proprio perche’ al centro di un’ennesima, ma questa volta imparziale, narrazione degli avvenimenti di fine 1917 in Italia, si collocano le figure dei condottieri che piu’ furono interessati dalla debacle italiana. Cilibrizzi si scaglia direttamente contro la condotta autoritaria ed egocentrica di Cadorna, le disubbidienze vere o presunte di Capello, ma soprattutto sul grande interrogativo al quale, probabilmente, nessuno studioso sapra’ mai rispondere: perche’ i cannoni di Pietro Badoglio non spararono contro gli austro-tedeschi lanciati all’assalto. In un certo senso leggere il Cilibrizzi e’ come leggere Luigi Capello: entrambi, anche se con finalita’ differenti, citano documenti e testimonianze ufficiali per ricostruire quanto piu’ dettagliatamente sia possibile il tragico malebolge di Caporetto.

Entrambi non possono certo riuscire in questa titanica opera, ma tuttavia gettano il seme del dubbio e dell’interrogativo che rimarra’ per sempre irrisolto. Cilibrizzi, come Capello, perviene quindi alle ovvie e umane conclusioni che la stessa opinione pubblica di ogni tempo si e’ posta: vale a dire puntare il dito su una manciata di comandanti che, spenta l’assurda eco dello “sciopero militare”, furono necessariamente messi sul banco dagli imputati, prima dalla Commissione d’Inchiesta ufficiale, poi dal Paese intero. L’opera di Cilibrizzi tuttavia non si spinge oltre.

Come dicevo all’inizio, si tratta piu’ di un opuscolo che di un vero saggio e, come tale, risulta carente di approfondimenti sulle figure dei generali citati e sulla menzione di documenti originali, particolari e realmente rivelatori nell’abito dell’inchiesta. Il Cilibrizzi ha certamente fatto man bassa di tutto cio’ che gli archivi di Stato hanno potuto concedergli e, gia’ 50 anni fa, e’ arrivato alle stesse conclusioni di cui molti storici contemporanei vanno ancora fregiandosi. “Caporetto nella leggenda e nella storia” e’ dunque una lettura abbastanza importante, qualora si voglia iniziare senza alcun tipo di pregiudizio una completa ed articolata analisi del “fenomeno” Caporetto.

"Caporetto nella leggenda e nella storia" non e' piu' ristampato, ma e' disponibile presso raroeantico

 

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