La Grande Guerra 1914-1918

 

PERSONAGGI DELLA GRANDE GUERRA

Georges Clemenceau - ritorna ai Politici

GEORGES CLEMENCEAU

Primo Ministro
(1917 - 1920)

FRANCIA

Georges Clemenceau

Georges Clemenceau ricopri’ la carica di Primo Ministro francese per due volte, dal 1906 al 1909 e dala fine del 1917 al 1920. Soprannominato “la tigre”, Clemenceau inizio’ la sua carriera professionale come medico e quindi come giornalista ed insegnante, durante un lungo soggiorno negli Stati Uniti sul finire del 1800.

In seguito alla caduta di Napoleone III nel 1870, Clemenceau divenne Sindaco di Montmartre, a Parigi e membro della Camera dei Deputati, nello schieramento Radicale Repubblicano. Nel 1902 divenne senatore, quattro anni piu’ tardi Ministro degli Interni e quindi Primo Ministro.

Durante i primi mesi del mandato, riusci’ a stringere ottimi accordi diplomatici con la Gran Bretagna e a risolvere con successo la crisi in Marocco. Tuttavia, nel 1909 il governo di Clemenceau cadde, lasciando il posto ad Ariste Briand Clemenceau continuo’ tuttavia a richiamare l’attenzione del Paese sull’importanza di un potente esercito in caso di una nuova guerra (soprattuto con la Germania).

Falliti i suoi tentativi di scalzare Briand dalla guida del governo, venne fianlmente rieletto Primo Ministro dallo stesso presidente Poincare nel 1917 – proprio in seguito ai numerosi fallimenti ed insuccessi del precedente gabinetto. Clemenceau organizzo’ allora un gabinetto di coalizione e divenne anche Ministro della Guerra.

Georges ClemenceauSi adopero’ moltissimo per risollevare il morale dell’intero Paese, particolarmente provato dopo le terrificanti offensive di Verdun e dello Chemin-des-Dames. Riusci’ inoltre a persuadere gli alleati britannici a mettere a capo di tutti gli eserciti dell’intesa Ferdinand Foch, in qualita’ di “generalissimo”.

Alla Conferenza di Pace di Parigi, Clemenceau cerco’ in tutti di modi di umiliare il piu’ possibile la Germania sconfitta, imponendole il disarmo totale e una lunga e improponibile serie di rifusioni dei danni di guerra.

Anche se l’Alsazia-Lorena venne restituita alla Francia, lavando cosi’ l’onta del 1870, Clemenceau non si ritenne soddisfatto, attaccando persino le visioni troppo democratiche e “idealistiche” del presidente americano Woodrow Wilson. Nelle elezioni presidenziali del 1920 Clemenceau fu sconfitto, ironicamente, a causa della sua eccessiva indulgenza nei confronti delle sanzioni imposte alla Germania dopo la Grande Guerra. Nella sua autobiografia, pubblicata nel 1929, Clemenceau fu gia’ in grado di prevedere l’avvento di una seconda deflagrazione bellica mondiale. Mori’ nel 1929 a parigi.

 

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