La Grande Guerra 1914-1918

 

PERSONAGGI DELLA GRANDE GUERRA

ENVER PASHA - ritorna ai Comandanti

ENVER PASHA

Capo di Stato Maggiore
e Ministro della Guerra
dal 1914 al 1918

Esercito Turco

Enver Pasha

Enver Pasha fu, allo stesso tempo, Ministro della Guerra e Capo di Stato Maggiore dell’impero ottomano durante l’intera durata della Grande Guerra. Le sue simpatie filo-tedesche risalgono all’epoca del suo addestramento militare in Europa; una volta diplomato si diede subito da fare per apportare notevoli migliorie all’esercito turco, sulla falsa riga di ciò che aveva potuto toccare con mano in Germania.

Nel 1908, Enver Pasha era uno dei tre leader politici del movimento ribattezzato “I Giovani Turchi” che si ribellò al Sultano Abdul Hamid. Enver Pasha fu anche al seguito dell’armata ribelle, guidata dal generale Mahmud Sevket, che marciò su Costantinopoli nell’ambito della rivolta.

Dal 1909 al 1911 Enver Pasha fu l’attachè militare presso l’ambasciata turca a Berlino e proprio sul finire di questo periodo di tempo organizzò la resistenza militare in Libia, attaccata nel frattempo dall’Italia. Nel 1912 venne nominato Governatore di Bengasi. Il 23 gennaio dell’anno successivo, Enver condusse personalmente il colpo di stato per consegnare finalmente il potere nelle mani del movimento “I Giovani Turchi”. Ciò gli permise di acquisire una valenza e una predominanza politica importantissima all’interno del governo Ottomano, fino al 1918. Il movimento “I Giovani Turchi” era stato costituito allo scopo di trasformare l'impero, allora autocratico e inefficiente, in una monarchia costituzionale, con un esercito modernamente addestrato ed equipaggiato.

Durante la Seconda Guerra Balcanica, nel 1913, Enver fu promosso Capo di Stato Maggiore e con la conquista di Adrianopoli nell’estate dello stesso anno , si guadagnò anche la fama di condottiero.

Truppe turche nel 1915Nel 1914 rimpiazzò Izzet Pasha alla guida del Ministero della Guerra (dopo aver promosso attivamente un reimpasto dei quadri politici dell’epoca) e iniziò a ordire in gran segreto le trame di alleanza con gli Imperi Centrali e con la Russia. Solo la prima trattativa andò in porto e vide quindi la Turchia schierarsi al fianco della Germania nel novembre del 1914. Scopo principale di Enver Pasha era quello di unire tutte le popolazioni di lingua e cultura turca dell’Asia centrale russa con quelle dell’Impero Ottomano. Queste stesse mire imperialistiche condussero Enver Pasha alla disastrosa sconfitta di Sarikamis del 29 dicembre 1914, quando gran parte della sua 3° Armata andò distrutta e catturata dal nemico russo. Per tutto il 1915 lo stesso antagonista di Enver, il generale Yudenich, continuò ad infliggere gravi sconfitte all’esercito turco.

Il successo ottenuto nel respingere l’offensiva britannica nei Dardanelli restituì smalto alla figura politico-militare di Enver Pasha; in seguito, grazie alla debaclè russa e alla successiva Rivoluzione del febbraio 1917, Enver potè guidare il suo esercito alla conquista di Baku, in Azerbaijan, nel 1918.

La fine della Grande Guerra con l’armistizio firmato da una Germania ormai ridotta all’impotenza, segnò anche la fine dell’egemonia politica di Enver Pasha. Quest’ultimo lasciò la Turchia per rifugiarsi in Germania, quindi seguire fino in Russia la guida del leader bolscevico Karl Radek.

I russi non si fidarono mai ciecamente di Enver Pasha e non presero dunque in considerazione il suo progetto di spodestare il nuovo governo turco di Mustafa Kemal.

Nel 1921 allora, Enver guidò una rivolta contro i bolscevichi che gli costò la vita, durante infuocati scontri con l’Armata Rossa il 4 agosto 1922. Aveva solo 40 anni al momento della sua ingloriosa morte.

 

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