La Grande Guerra 1914-1918

 

PUBBLICAZIONI SULLA GRANDE GUERRA

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ISONZO 1917

Mario Silvestri
BUR

Isonzo 1917

Mario Silvestri, per chi non lo conosce, non era un generale, ne’ un tecnico militare, bensi’ un ingegnere civile con la grande passione per la Prima Guerra Mondiale. Recentemente scomparso, Silvestri e’ riuscito a rivistare moltissimi episodi ed accadimenti della nostra partecipazione alla Grande Guerra con un singolare e prezioso approccio scientifico, mai inquinato da radicali prese di posizione.

Con lo stile tipico della storiografia anglosassone, l'autore cerca sempre di attenersi ai fatti per raccontare lo svolgersi degli eventi in maniera il più imparziale possibile, almeno in questo tour-de-force dedicato a quanto accadde nel 1917.

Un obice italiano sull'IsonzoSuperata infatti la retorica fascista (che purtroppo verra’ ripresa con toni troppo marcati nell’altro famoso lavoro “Caporetto, una battaglia, un enigma”), Silvestri delinea in maniera precisa e spietata le figure dei generali Cadorna, Capello e Badoglio mettendo l'accento sulle loro gravi responsabilità nel disastro dell'ottobre 1917.

Silvestri e’ il primo fra tutti a raccogliere l’eredita’ dei generali che ufficiosamente iniziarono a parlare della fallita “trappola di Volzana”, architettata da Badoglio, per tramutarla in una sua concreta teoria che diventa una chiave di lettura sulla mancata reazione Italiana alo sfondamento di Caporetto.

Sarebbe meglio, a tal proposito, leggere anche cosa dice al riguardo il Generale Bencivenga nel suo “La Sorpresa strategica di Caporetto”: lo sfondamento secco delle linee nella concla di Plezzo si sarebbe comunque verificato (Silvestri sembra sottovalutare la pressoche’ totale mancanza di riserve in quella zona), anche se l’artiglieria di Badoglio fosse entrata in azione di fronte a Tolmino.

Molto interessanti anche gli scorci relativi alla vita della nazione durante gli anni di guerra che fanno comprendere il clima in cui si sviluppavano le vicende belliche e l'atteggiamento del popolo italiano.

In conclusione, Isonzo 1917 e’ un libro che non puo’ mancare nella propria raccolta di pubblicazioni sulla Grande Guerra e prosegue idealmente un percorso di lettura che inizi da “Isonzo” di John R. Schindler. Ben presto l’opera di Silvestri diventa al contempo un vademecum ed un blocco appunti, nel quale sviluppare scientificamente le "spallate" di Cadorna, l'incapacità dei comandi di elaborare una strategia, la perizia dell'"Isonzo Armee" austriaca nel condurre una guerra difensiva con puntate offensive devastanti, comandanti discussi e discutibili come Capello e Badoglio, nonche’ la tragedia di Caporetto e le sue conseguenze. Un classico di storia militare.

 

 

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